I piatti tradizionali del capodanno nipponico
I primi giorni di gennaio, subito dopo al capodanno, sono in Giappone un momento per stare in famiglia e passare del tempo insieme. Questo periodo si chiama Oshogatsu e va dal primo dell’anno ai successivi due o tre giorni e prevede che tutti si riposino. Anche mamme e nonne che solitamente hanno lavorato molto per la preparazione delle pietanze delle feste. Proprio per questo motivo i piatti da mangiare durante Oshogatsu si realizzano prima e sono in grado di mantenersi buoni per più giorni.
Questi piatti hanno un nome specifico, si chiamano Osechi Ryori. Osechi vuol dire stagione importante, ma ora è inteso più semplicemente come nuovo anno, mentre ryori vuol dire pasto in giapponese.
I piatti Osechi Ryori sono solitamente tanti piccoli piatti, che vengono conservati in contenitori di legno laccato, molto simili a quelli utilizzati per il bento (il tipico pranzo d’asporto giapponese). Questi contenitori però sono esclusivi per le pietanze di capodanno. Ci sono poi anche delle bacchette apposite chiamate Iwai-hashi, la loro peculiarità è il materiale di fabbricazione: legno di salice non laccato, di buon auspicio perché ha la proprietà di flettersi senza spezzarsi.
I piatti Osechi Ryori del capodanno
Kamaboko è una pasta di pesce cotta al vapore, ma può essere anche ripassata al grill e assomiglia un po’ al surimi. Questo piatto contiene i colori nazionali per l’uso dei due tipi di pesce uno bianco e l’altro rosso ed è utilizzato anche per matrimoni e le altre occasioni speciali. Il datemaki invece è una particolare frittata, anche in questo caso troviamo il pesce, dalla consistenza particolarmente gommosa. Il retrogusto è dolce grazie all’uso del mirin e a un po’ di zucchero nell’impasto. La frittata è arrotolata con degli speciali tappetini maki, il risultato assomiglia molto agli antichi rotoli di carta tradizionali giapponesi.
Il nishiki tamago è un altro piatto realizzato con le uova. Si tratta infatti di un omelette arrotolata, ma il tuorlo e l’albume vengono separati e cotti in modo diverso per evidenziare bene il giallo e il bianco. I due colori simboleggiano benessere e prosperità e il risultato finale è molto scenografico.
Durante il capodanno cinese si consuma anche il kazunoko ovvero una specie di bottarga ma di uova di aringa e serve ad augurare la fertilità per il nuovo anno. Spesso il kazunoko viene anche utilizzato nel sushi in particolare nei nigiri.
Altre particolarità sono le radici del fiore di loto. Queste sono tagliate a fette poi bollite e condite con aceto e zucchero, si utilizzano durante l’inizio dell’anno perché attraverso i buchi si può vedere il futuro.
Dolci e altri piatti particolari
Il kuri kinton è una specie di marmellata di castagne e grazie al suo colore giallo porta fortuna e prosperità, sopratutto per quanto riguarda il denaro. Le castagne sono cotte insieme alle satsumaimo delle particolari patate dolci giapponesi e poi condite con lo zucchero.
Gli hoshigaki si possono vedere appesi fuori dalle case a seccare tra ottobre e dicembre. Si tratta del frutto dei cachi essiccati appunto, un simbolo di longevità perché le loro pieghe rappresentano le rughe dell’età avanzata e sono augurio di buona vita.
E per festeggiare il capodanno c’è anche un sake apposito l’otoso, arricchito con delle spezie, pare abbia il potere di scacciare le malattie per questo motivo lo beve tutta la famiglia i primi giorni dell’anno.